CSI Veneto e Pasqua dello Sportivo: anche lo sport deve essere complementare nelle attività sinodali delle diocesi
“La Pasqua è corsa verso la vita”: questa la frase con cui ha aperto con gioia l’incontro del CSI del Veneto al centro sportivo la Ghirada (sede della Benetton Rugby) a Treviso don Guido Lucchiari assistente regionale, dopo i saluti introduttivi del presidente regionale Giovanni Cattozzi (che ha letto anche un messaggio di augurio del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia), del vicepresidente nazionale del CSI Andrea De David, del vicesindaco e assessore allo sport del comune di Treviso Alessandro Manera, del delegato Coni di Treviso Mario Sanson e del presidente del comitato trevigiano che ha organizzato ottimamente l’evento Lelio Raffaelli. Relatore sul tema “Sport e inclusione: lo sport che valorizza la diversità” padre Ugo Sartorio, docente della Facoltà di teologia del Triveneto, e ospite d’onore il vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi, responsabile per lo sport della Conferenza Episcopale del Triveneto (C.E.T.).
Un pomeriggio di sabato 16 marzo 2024 molto ricco di stimoli per gli 80 dirigenti dei 9 comitati veneti del Centro Sportivo Italiano.
LO SPORT RIDE IN FACCIA ALLA DISCRIMINAZIONE
“Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione”, ha affermato padre Ugo ricordando la frase di Nelson Mandela “lo sport ha il potere di cambiare il mondo; ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare; parla ai giovani in un linguaggio che loro capiscono. Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione”. Affermazioni che interpretano in modo esplicito la cultura dell’inclusione che è stata messa in atto in un paese ricco di culture diverse come il Sudafrica e che viene replicata ovunque.
INCLUSIONE E’ PIU’ DI INTEGRAZIONE
Padre Ugo ha voluto però distinguere in modo netto il termine ‘integrazione’ (che significa semplicemente far entrare in un gruppo una o più persone) dal termine ‘inclusione’, che è lo step successivo: prevede dopo l’integrazione una ri-formattazione del gruppo con la nuova presenza.
LO SPORT E’ STRUMENTO DI INCLUSIONE
Padre Ugo Sartorio ha anche illustrato come lo sport riduca i pregiudizi e riduca le distanze e sia davvero uno strumento di inclusione oltre che di integrazione. Un passaggio importante è stato quello sulla sinodalità: ovvero la necessità di andare oltre ai filtri istituzionali di far posto alla relazione di dare spazio all’ascolto.
VANGELO E SPORT SONO BUONE NOTIZIE
E prima ancora ha parlato di educazione affermando che “non si può evangelizzare se non si educa, e non si può educare se non si evangelizza”. “Vangelo e sport – per padre Ugo – sono entrambe una buona notizia”.
DIVERSITA’ COME RICCHEZZA DELLA CREAZIONE
Sulla diversità monsignor Michele Tomasi, vescovo di Treviso, ha riportato i presenti al Medioevo: anche per San Tommaso d’Aquino considerava le differenze e le diversità una ricchezza nella Creazione.
NO ALLE BOLLE, SI’ ALLA COLLABORAZIONE
Il responsabile dello sport per la CET ha sottolineato come si debba dire no alle bolle, no ai gruppi chiusi; e quanto sia importante la sinodalità diocesana per lo sviluppo della persona e il bene comune. Ha esortato le varie componenti territoriali ad essere complementari e a contaminarsi per camminare insieme.
GIOCO E SPORT PER L’UMANO
“Il gioco e lo sport sono una dimensione insuperabile – ha poi affermato – che mette in luce l’umano: chi sa giocare bene sa anche vivere e pregare bene”. E ancora “saremmo Chiesa più bella nell’essere sinodale, nel portare Cristo ovunque con gioia”. Monsignor Tomasi ha concluso ricordando a memoria la frase di San Paolo in cui dice “Io non sono portatore della vostra Fede, ma servitore della vostra gioia”.
OLIMPIADI E TREGUA: SPORT PER LA PACE
E per chiudere un richiamo alla pace: “Saremmo più saggi se facessimo più Sport e applicassimo la tregua olimpica come era in antichità”. Un riferimento alle guerre attuali e alle Olimpiadi 2024.
LO SPORT SIA PARTE ATTIVA DELLA SINODALITA’ DELLA CHIESA
In chiusura l’assistente ecclesiastico del CSI del Veneto monsignor Guido Lucchiari ha chiesto esplicitamente al vescovo di proporre di inserire nella sinodalità della Chiesa del Triveneto lo sport, che nei tempi presenti in troppe realtà venete è isolato.
TESTIMONIANZE E DISCOBOLO D’ORO
Da ricordare infine che durante la manifestazione è stata portata la bella testimonianza di inclusione della società Olimpia Postioma ANFFAS Treviso ed è stato insignito con il discobolo d’oro il presidente e dirigente sportivo trevigiano che da diversi decenni lavora nella pallavolo femminile, Massimo Buscato (Volley Pool Piave).