SPORT, CARCERE e SCUOLA – Dopo la pandemia il CSI riparte col progetto

I ragazzi di una quinta dell’Itis Rossi nel maggio del 2010 con a sinistra il compianto Aldo Parise (arbitro del CSI) a fianco di Enrico Mastella (all’epoca presidente provinciale)
Finalmente riparte il progetto Carcere e Scuola del CSI dopo lo stop avvenuto per la pandemia. Quest’anno per ragioni amministrative è previsto che vengano coinvolte per la giornata in carcere solo le scuole superiori della città di Vicenza.
Tutte le scuole della provincia potranno comunque partecipare alle rappresentazioni della piece teatrale di don Gigi Maistrello dedicata al carcere (“Io sono dentro”) e anche dell’organizzazione delle assemblee sulla legalità con protagoniste le figure che operano in carcere: il magistrato di sorveglianza, un esponente della polizia penitenziaria e una persona detenuta.
«Prima della pandemia avevamo coinvolto tutti gli anni ben 42 istituti scolastici superiori che partecipavano al progetto – afferma Enrico Mastella capo progetto e consigliere regionale del CSI -. Quest’anno per ragioni precauzionali legate ancora ai postumi della pandemia potremmo far partecipare al progetto solo le scuole che hanno sede nel comune di Vicenza». Si tratta potenzialmente una quindicina di scuole.
«Abbiamo inviato alle scuole la modulistica per raccogliere tutti i nomi dei ragazzi e ragazze maggiorenni (compleanno del 18esimo entro 28 febbraio 2023) che dovranno poi essere autorizzati dalla magistratura all’ingresso nella casa circondariale – prosegue Mastella -. Per tutte le altre scuole della provincia di Vicenza invece abbiamo pronta l’iniziativa di teatro di cui è autore il cappellano del carcere di Vicenza don Gigi Maistrello dal titolo “Io sono dentro” di cui è regista Therry Parmentier».
Si tratta di un’occasione per avvicinarsi alle tematiche della detenzione e quando sarà possibile accedere già preparati alle attività di conoscenza diretta del carcere.
Il CSI inoltre con il capo progetto Enrico Mastella organizza per le scuole che ne fanno richiesta delle assemblee dedicate alla legalità: tra gli ospiti un magistrato, un dirigente della polizia penitenziaria e una persona detenuta.
Come si struttura la giornata del “carcere lungo”
Per “Carcere lungo” si intende una giornata intera (circa 8 ore) di istruzione nella casa circondariale di Vicenza. Si entra alle 8,30 in gruppo (che può annoverare al massimo una quarantina di studenti e studentesse); prima tappa la sala teatro dove si ascoltano le testimonianze della polizia penitenziaria (area sicurezza), del medico del carcere (area sanitaria) e degli educatori oggi funzionari giuridico pedagogici (area giuridico pedagogica). Seguono testimonianze dei detenuti. E ancora le visite a camera detentiva “non abitata” e anche alla stanza delle perquisizioni.
Pranzo nella mensa degli agenti. Segue la testimonianza di un volontario della Caritas diocesana che lavora per il progetto “Il Lembo del Mantello”.
Nel pomeriggio i maschi giocano a calcio contro una rappresentativa di persone detenute (con un terzo tempo gastronomico), mentre le femmine continuano un percorso con gli operatori del Lembo del Mantello e del CSI e gli agenti che illustrano altri aspetti legati alla detenzione.
Dal 2003 al 2020 il CSI di Vicenza ha portato in carcere 13000 studenti vicentini e bassanesi.