Il CSI da due mesi ha ripreso l’attività in carcere sospesa per la pandemia – Tra una settimana la pausa estiva e poi si riprenderà anche con le scuole
Vicenza, 31 luglio 2021 – E’ ripresa dopo la pandemia e il superamento del lockdown l’attività sportiva in carcere del CSI di Vicenza secondo il progetto “Carcere Sport Insieme” realizzato grazie al contributo della Regione del Veneto.
Da inizio di maggio tutte le settimane viene proposta alle persone detenute al carcere “Filippo Del Papa” di Vicenza l’attività di “nordic walking”, il “taijiquan”, il tennis tavolo e gli scacchi e naturalmente è ripresa anche l’attività motoria legata al mantenimento e alla palestra. Tutte iniziative che coinvolgono la totalità delle sezioni della Casa Circondariale di Vicenza.
Dal 1999, anno in cui si iniziò timidamente, grazie alla ferma volontà di Enrico Mastella (all’epoca vicepresidente e poi presidente del CSI fino a 6 anni fa) si è iniziato con un programma di attività motoria e formativa per le persone detenute. Nel primo caso il CSI di Vicenza negli anni ha anche dato una mano a migliorare e implementare la dotazione della palestra interna e nel secondo caso si sono organizzati corsi per allenatori e arbitri e giudici di gara. Un’occasione quest’ultima per le persone detenute di integrarsi una volta ritornate in libertà, nella società civile e nel tessuto sportivo di base sul territorio.
Si sono realizzati in questi 20 anni anche dei corsi legati alla traumatologia sportiva e all’alimentazione.
E negli ultimi lustri si è pensato anche all’accoglienza dei bimbi delle persone detenute con attività di animazione nei giorni di visita, in modo che dopo aver salutato il genitore detenuto i piccoli potessero divertirsi lasciando a madre e padre la possibilità di parlare liberamente della famiglia.
Negli anni il progetto carcere del CSI ha anche compreso incontri con le persone detenute che beneficiano di permessi premio: sono stati organizzati incontri per portare la testimonianza del carcere nelle parrocchie e nelle scuole. Alcuni “ristretti” hanno anche partecipato alle attività sportive del CSI di Vicenza.
L’ultimo step messo a punto ancora nel 2003, è stato il progetto “Carcere/Scuola/CSI. Negli anni sono entrati in carcere per partite di calcio e altre attività oltre 12mila studenti maggiorenni delle scuole superiori vicentine. Tra questi anche personalità oggi illustri, come il vicesindaco e assessore allo sport Matteo Celebron (allora studente del ITIS ROSSI). Altri 10mila ragazzi e ragazze anche minorenni hanno partecipato alle assemblee dedicate al “racconto” del carcere; e infine 2500 studenti e alunni hanno seguito i corsi di educazione alla legalità.
“Ne abbiamo fatta di strada – afferma Enrico Mastella, coordinatore del progetto da 20 anni – da quando entrammo per la prima partita di calcio con gli ex giocatori del Vicenza di Gibì Fabbri: tra questi l’amico compianto Paolo Rossi che ha condiviso in pieno lo spirito del Centro Sportivo italiano: far sentire la presenza solidale della società civile alle persone detenute e dare loro una speranza per ricostruirsi una vita una volta pagato il debito con la giustizia”.
“Col Real Vicenza, allenato da Lelj senior, con la presenza anche di Giancarlo Salvi, entrammo nel marzo del 2000 – prosegue Mastella -: con gli ex del Vicenza giocammo anche noi dirigenti (vedi foto, ndr). L’altra compagine era composta da persone detenute: a molti non pareva vero di giocare con un campione del Mondo come il nostro Pablito”.
Su quella esperienza fu costituita anche una squadra “all stars” del campionato amatoriale CSI che ogni due mesi era impegnata in una partita all’interno della Casa Circondariale vicentina.