10 generatori di futuro: ma al consiglio sono invitati tutti i candidati – Impegno sulla formazione residenziale estiva, la festa provinciale e nuove attività
Lo slogan generale della tornata di rinnovo cariche a livello nazionale è il seguente: “generare futuro, il dovere di ricostruire una nuova realtà”. Evidente il riferimento al lockdown e alla pandemia che hanno azzerato l’attività sportiva.
Tanti i temi discussi ieri nell’assemblea ordinaria del CSI di Vicenza per il rinnovo delle cariche: dal rilancio dell’attività sportiva legata al mondo dell’atletica, ma anche del nordic walking (camminata veloce con i bastoncini) e dell’orienteering (corsa orientamento), per giungere alla volontà di ricostruire l’attività del Fantathlon (giocasport), l’attività sportiva di base per l’età della primaria che ha reso famoso il CSI di Vicenza in tutta Italia negli anni ’70-’80: allora si chiamavano Centri Olimpia. E poi lo sport per tutti davvero, anche per le persone in difficoltà, e l’esplorazione verso discipline poco conosciute e con ottime prospettive. E poi il ritorno alle feste annuali e alla formazione residenziale estiva, dove formare in modo completo gli Allenatori-educatori, ovvero gli alle-educatori.
Sullo sfondo la volontà di tutti i dirigenti sportivi presenti di riprendere quanto prima possibile l’attività per ragioni non solo di divertimento, ma che riguardano il piano della salute e del benessere di ragazzi e adulti che praticano lo “sport per tutti”.
Come dicevamo il CSI di Vicenza molto presto rilancerà anche la formazione degli “alle-educatori”, ovvero gli allenatori educatori. L’associazione di promozione sportiva infatti crede molto nella formazione e interpreta lo sport come veicolo per la promozione umana e la crescita delle persone attingendo dai valori cristiani.
Sono stati eletti consiglieri: Gloria Tessaro, Ludovica Ramanzin, Sira Miola, Stefano Laforini, Lucio Trevisan, Alberto Zucchetta, Tiziano Zanetello, Carlo Cocco; revisore dei conti Giuseppina Pavanello.
Presidente all’unanimità dei presenti il giornalista Francesco Brasco, che entro 15 giorni convocherà il primo consiglio e proporrà il gruppo dirigente esecutivo. Alle riunioni del consiglio CSI saranno invitati anche i non eletti, “perché in un momento difficile come questo ci vuole anche nel Comitato provinciale CSI una sorta di ‘governo unitario’: c’è bisogno del contributo di tutti”, ha affermato il neo-presidente dell’associazione sportiva di volontariato che succede a Alessandra Magnabosco. Presidente dell’assemblea l’ex dirigente Paolo Saggin.
Sono intervenuti per un saluto all’inizio dell’attività il presidente nazionale Vittorio Bosio, il presidente regionale Antonio Soffiati, il presidente del comitato di Foligno Giovanni Noli, e in presenza il vicesindaco e assessore allo sport Matteo Celebron che da studente ha partecipato al progetto carcere e sport del Csi di Vicenza entrando a giocare a calcio tra le mura della casa circondariale di San Pio X con i suoi compagni di classe (un’attività sociale interrotta solo a causa della pandemia da covid-19).
Tanti gli interventi nel dibattito di dirigenti sportivi di Asd provenienti da tutto il territorio provinciale: moltissime le proposte per migliorare l’attività e incrementarla.