Nordic walking per tornare a camminare bene dopo l’emergenza covid-19
Il Centro Sportivo italiano (CSI) ovvero l’associazione di promozione sportiva maggiormente rappresentative nella nostra storia post bellica, si è sempre spinta a praticare lo sport di frontiera. Quale senso ha questa frase? In due parole nell’ambito sportivo il CSI, sia a livello nazionale, sia a livello provinciale, ha sempre sperimentato nuove discipline o adattato le esistenti avendo sempre presente il fulcro della sua mission: praticare sport per l’essere umano, per il suo benessere fisico e per la socializzazione degli adulti, ma soprattutto per la formazione dei ragazzi e per la loro crescita.
Su questo binario si inserisce anche quest’attività oramai presente da oltre un decennio a nel Vicentino che è il nordic walking, ovvero la “camminata nordica”, che i finlandesi, i veri inventori di questo sport, denominano “sauvakävely”. Una disciplina nata storicamente negli anni ’80-’90 per l’allenamento fuori stagione del sci di fondo e “ufficialmente riconosciuta” nel 1997 dopo la pubblicazione del volume di Marko Kantaneva dal titolo “Sauvakävely”.
Al CSI di Vicenza la camminata nordica si pratica nelle società sportive affiliate dai primi anni 2000. Ce ne parla il coordinatore tecnico del CSI di Vicenza Roberto Bigarella che coordina anche la commissione dedicata a questa disciplina in seno all’associazione di Piazza Duomo, 2.
“ Da parte mia – afferma Bigarella, giù presidente della società sportiva Spazi Verdi di Poianella – pratico la camminata nordica da oltre 6 anni: l’ho conosciuta a Riccione in vacanza in occasione di una manifestazione internazionale”.
– Nel CSI le società affiliate la praticano da tempo, ma da quando esiste la commissione, ovvero da quando realizzate anche un’attività provinciale agonistica e non?
“Nel CSI vicentino sono tre anni che abbiamo costituito la commissione e due anni che proponiamo anche attività agonistica in concomitanza con le gare di cross invernali, ovvero le campestri”.
– Ufficialmente quanti sono i praticanti?
“Nel CSI sono quattro per ora le società sportive che dichiarano di realizzare questa disciplina: Spazi Verdi (Poianella di Bressanvido), Colli Berici (Lumignano e Barbarano), Isola Vicentina e anche il Gruppo Sportivo Alpini Vicenza. In tutto siamo per ora una cinquantina di tesserati che partecipano non solo alle camminate di allenamento, ma anche alle gare.
Di fatto siamo ai primi passi, nel vero senso della parola, soprattutto per quanto riguarda l’attività agonistica”.
– E’ prevedibile che vi sia quindi uno sviluppo?
“Certamente: per l’emergenza coronavirus sono saltati alcuni corsi che personalmente tengo (come istruttore) in alcune zone della provincia. Comunque molte realtà praticano questo sport e sono convinto che proponendo un programma di uscite e “gare” presto le associazioni sportive locali si affilieranno al CSI”.
– E’ uno sport molto praticato perché è semplice, lo possono affrontare tutti e fa bene?
“Per prima cosa lo si realizza all’aria aperta: e questo è un grande vantaggio visto che oramai gran parte della popolazione svolge attività impiegatizie e semi-impiegatizie e quindi sedentarie. Poi camminare (come ci dicono i medici) fa bene alla circolazione, migliora la postura e tutto ciò che riguarda la cosiddetta “catena posteriore” dei muscoli (dai glutei al colo alla testa). Bisogna però praticare bene il nordic walking: ecco il perché dei corsi con istruttori formati.
Insomma questo nuovo sport serve per tenersi in forma, ma non solo: sempre più spesso a livello agonistico viene utilizzato anche come riabilitazione per gli atleti che svolgono attività sportiva più intensa come la corsa. E in taluni casi i preparatori atletici lo utilizzano per migliorare anche la tecnica nella corsa”.
– Di fatto il Nordic ci insegna a camminare bene?
“Sì, rappresenta il recupero della camminata che abbiamo innata correttamente da bambini, ma che tutti poi perdiamo negli anni, soprattutto se facciamo attività lavorativa sedentaria. Col Nordic walking insegnano a non guardare per terra quando si cammina, e non con le braccia ferme, e non ricurvi, semmai leggermente inclinati in avanti.
Poi i bastoncini che fanno da prolunga alle braccia aiutano a rinforzare la muscolatura delle spalle. E si toglie carico sulle ginocchia: per questo la disciplina è indicatissima anche per coloro che sono un po’ avanti con l’età e che hanno fastidi alle articolazioni degli arti inferiori”.
– Ma allora è un’attività per i master e i veterani?
“In realtà è per tutti. E a mio avviso non si è capito ancora la valenza di questa disciplina di base: ti insegna a camminare correttamente con il busto eretto, con lo sguardo in avanti e braccia in movimento e porta ad ottimizzare la spinta sui piedi: ecco perché serve anche a coloro che corrono”.
– E dove si pratica?
“All’aria aperta, non si fa al chiuso, e questo è importantissimo al giorno d’oggi”.
– Quindi alla fine di questa quarantena da coronavirus sarebbe l’attività giusta e forse meno stressante di altre per gran parte della popolazione?
– “Sicuramente, e ci metterei anche il pilates che porta ad un riequilibrio del nostro fisico e del nostro essere, ma è una altro discorso e un altro capitolo. Resta il fatto che alla fine di questo periodo di inattività per tutti, sarà necessario recuperare mente e corpo”.
– Il Nordic sta diventando un’attività gettonata e praticata anche dalle palestre di fittness, come diffonderla?
“Noi come CSI abbiamo in programma una serie di corsi base. Il primo partirà a Lupia di Sandrigo con Noi associazione e poi li faremo nelle altre realtà dell’area centro orientale della provincia.
Negli anni scorsi organizzammo lezioni anche al Parco Querini in città a Vicenza per la bella stagione: speriamo di riuscire a a free anche quest’anno.
Riprenderemo anche il corso iniziato a gennaio e febbraio a Villa Cita di Montecchio Precalcino.
Poi abbiamo altri corsi in zona Sandrigo, Poianella Bressanvido e altri a Vicenza forse anche a Campo Marzo”.
– Per saperne di più?
“L’attività è in grande fermento e in sviluppo: sul sito del CSI di vicenza www.csivicenza.it ci saranno quanto prima informazioni nella sezione della commissione apposita del Nordic Walking”. (fb)