Asd Opti Pobà
Ricordate quando, pochi anni fa, il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, apostrofò un giocatore di colore con l’appellativo canzonatorio “Optì Pobà”? Forse sarebbe il caso di non dimenticarlo perché il razzismo è ancora una questione aperta. E non lo ha dimenticato un intraprendente allenatore di Potenza che ha fondato una squadra di calcio composta da soli richiedenti asilo chiamata, appunto: Asd Optì Pobà.
La squadra, che ha ormai cinque anni di vita, oltre all’attività di calcio, peraltro praticata con onore, pur tra immaginabili diffidenze, ha aperto altre iniziative come per esempio la scuola di italiano itinerante, che permette anche agli stranieri che vivono lontani da Potenza di migliorare il percorso di integrazione imparando la lingua. Poi, la collaborazione con l’associazione “Insieme”, che gestisce una comunità di recupero per tossicodipendenti, che ha portato alla nascita della squadra mista Optinsieme: un momento di crescita sia per i ragazzi stranieri che per quelli ospiti della comunità.
Un bel esempio non c’è che dire. Una provocazione per Tavecchio.