Convegno Sport e Chiesa
“Non può esserci contrapposizione, né reciproca indifferenza tra sport e Comunità cristiana, perché in gioco ci sono i ragazzi, i giovani e la loro crescita”. E’ una delle affermazioni emerse al Convegno nazionale “Sport o Chiesa”, promosso dalla CEI e dal CSI, concluso a Roma sabato scorso,
“Occorre piuttosto fare squadra, ognuno con le proprie specificità, ma nel quadro di un’unica finalità: promuovere l’uomo, dare ai ragazzi le possibilità di vivere una vita buona e felice. Serve quindi una proposta formativa unitaria nel quadro di una pastorale integrata”.
Nel suo intervento, don Alessio Albertini, consulente nazionale, rivolgendosi all’interno dell’Associazione, ha detto: “Il CSI deve essere associazione profetica, che scuote le coscienze”. E proseguendo: “ la scommessa sta in équipe e in dirigenti con le idee chiare che abbiano a cuore questi intendimenti: La questione educativa non può essere prerogativa esclusiva del prete (quando c’è), ma del laico cristiano, anch’egli investito della responsabilità della testimonianza del Vangelo”.