Il CONI e la riforma dello Sport Italiano
Sta per finire l’epoca del CONI padrone di tutto lo sport italiano?
L’anno scorso alla nostra assemblea del 8 dicembre l’ex presidente nazionale del CSI, Donato Mosella, ha rimarcato con forza la necessità di distinguere l’istituzione dello sport di vertice dallo sport di base. Ora sembra venuta la volta buona. Il Governo, nella persona del sottosegretario con delega allo sport, avrebbe intenzione di porre mano all’attuale normativa che dà titolarità al CONI di distribuire i fondi pubblici (146 milioni di euro) alle Federazioni e agli Enti di promozione sportiva e di regolamentarne normative e riconoscimenti.
Al CONI andrebbe il compito di gestire solo lo sport di alta prestazione professionistico e olimpico. Ad una società pubblica, creata allo scopo, verrebbe assegnato il compito di promuovere, anche con finanziamenti mirati, lo sport di base , di tutti, delle persone come attività di divertimento e non professionistica.
Bisognerà vedere se e come si concreterà questa proposta di legge su cui il CSI nazionale ha già manifestato forti attese, grande interesse e la propria disponibilità.