CSI Vicenza sta con Muntari
Siamo alle solite….. ancora una volta il mondo del pallone da un calcio alla dignità umana.
Mi riferisco all’episodio avvenuto durante la partita del campionato di calcio di serie A tra Cagliari e Pescara del 30 aprile ultimo scorso quando a metà del 1° tempo regolamentare il centrocampista ghanese della formazione pescarese SULLEY MUNTARI si lamentava con veemenza con l’arbitro denunciando l’ennesimo episodio di intolleranza razziale nei suoi confronti da parte di un gruppetto di tifosi che lo apostrofavano con il solito becero verso del… BU BU .
Il giocatore ghanese non ricevendo nessun ascolto alle sue lamentele abbandonava volontariamente il campo di gioco rimediandone una ammonizione.
La sola colpa di Muntari è stata quella di aver richiesto all’arbitro di applicare il regolamento che prevede in questi casi la sospensione temporanea o anche definitiva della partita, quello che purtroppo non è avvenuto nella logica demenziale del “the show must go on”.
Sulley Muntari quindi con coraggio e determinazione ha voluto dire basta a questa assurda indifferenza del calcio e noi del CSI vicentino ci vogliamo metterci al fianco del giocatore pescarese in questa sua battaglia di civiltà.
Ecco quindi che abbiamo deciso di cogliere l’occasione delle nostre finali provinciali del campionato di calcio che si svolgeranno a Montegalda domenica 14 maggio p.v. per dare solidarietà al giocatore intitolandole “CSI VICENZA sta con Muntari” rendendo anche visibile con gesti e magliette questa nostra scelta.
Riteniamo che sia ormai giunto il momento, anche se purtroppo non è la prima volta che succede, che il calcio si fermi e rifletta seriamente su questi gravi episodi, al di la delle poche regole (mai applicate fra l’altro…) e che tutti ci si impegni per una seria cultura della tolleranza nella quale la dignità umana deve essere il valore primario indipendentemente dal sesso, dalla religione , dal colore della pelle e dalle culture.
Grazie di cuore Sulley per averci ricordato ancora una volta con coraggio e determinazione che la dignità umana è un valore che nessun arbitro potrà mai fischiare.